Caso Diciotti, frattura nel Movimento Cinque Stelle. La senatrice Paola Nugnes: Voto fuori regolamento, siamo in recessione etica e morale.
Come prevedibile lascia strascichi il voto indetto dal Movimento Cinque Stelle sul caso Salvini. La base del MoVimento è stata chiamata a votare sulla piattaforma Rousseau per indicare ai pentastellati la via da intraprendere in Giunta e poi al Senato.
Caso Diciotti, il voto sulla piattaforma Rousseau ‘salva’ Matteo Salvini
L’esito del voto ha portato a un verdetto largamente prevenitvabile, ossia l’immunità per Matteo Salvini. I vertici del Movimento Cinque Stelle hanno sottolineato da tempo che non si tratta tecnicamente (e giuridicamente) di un’immunità ma la sostanza non cambia. Per la maggioranza dei votanti pentastellati Matteo Salvini non deve andare a processo per il caso della Diciotti.
Il Movimento Cinque Stelle diviso sul voto
Prevedibili anche le polemiche che hanno accompagnato e seguito il voto. Protesta infatti l’ala più conservatrice del Movimento Cinque Stelle, quella storicamente più critica anche sull’alleanza e sui rapporti con Matteo Salvini.
Paola Nugnes: voto non regolare
Intervenuta ai microfoni di Circo Massimo, la senatrice del MoVimento Paola Nugnes non ha risparmiato critiche ai vertici pentastellati.
“La rete aveva già votato su questo punto quando abbiamo votato il programma. È una contraddizione forte, perché questa votazione è fuori regolamento. Nell’articolo 4 dello Statuto, che è quello che regola le votazioni, quelle di questo tipo non sono previste“.
“Per me bisogna cercare un altro mezzo per trovare le convergenze e non cedere passo passo a ricatti. Condivido l’idea di voler andare avanti per portare avanti il programma, ma questo cedere può essere deleterio per il M5S e per il Paese. Si sta disegnando un’idea di società respingente, che fa leva sui più deboli. Siamo in recessione etica e morale, si sta dando adito a una visione di chiusura e di respingimento che non appartiene al vero Movimento”